Ecate in Dacia tra latitanza e assimilazione

Autores/as

  • Valentina Casella Italia

DOI:

https://doi.org/10.24310/mhnh.17.2017.15789

Resumen

Ancora oggi permangono dubbi e perplessità sull’origine di Ecate e del suo culto; si tratta di una divinità particolarissima che possiede attributi tipici di ambiti che vanno da quello lunare e ctonio a quello magico. Il suo culto, ben attestato nel bacino orientale del Mediterraneo, non sembra aver riscosso la stessa fortuna nelle zone occidentali dell’impero romano. Questo contributo si propone di indagare l’ambigua vicenda della diffusione del culto di questa divinità in Dacia e di verificare, all’interno del più ampio contesto relativo all’affermazione delle divinità orientali nella provincia, quanto l’identità religiosa e sociale del territorio abbia opposto resistenza alla venerazione di Ecate e quanto abbia invece assimilato alcune sue peculiarità sintetizzandole, magari, in altre entità divine di più ampia diffusione.

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Publicado

2017-12-01

Cómo citar

Casella, V. (2017). Ecate in Dacia tra latitanza e assimilazione. MHNH. Revista Internacional De Investigación Sobre Magia Y Astrología Antiguas, (17), 41–64. https://doi.org/10.24310/mhnh.17.2017.15789

Número

Sección

Artículos